Palermo, 22 gennaio – “Desidero esprimere vicinanza alla dottoressa Vincenza Gagliardotto che, insieme ad altre colleghe, con rara determinazione e mettendo persino a rischio la propria salute con uno sciopero della fame, sta portando avanti le istanze della magistratura onoraria”. Lo dichiara Valentina D’Orso, deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle e componente della commissione giustizia dopo aver appreso del malore in aula durante un’udienza della giudice onoraria Vincenza Gagliardotto, al sedicesimo giorno di sciopero della fame.
“Al netto dello specifico merito delle istanze – aggiunge D’Orso – deve riconoscersi che alla magistratura onoraria, pilastro irrinunciabile del sistema giustizia, vanno date quanto prima delle risposte in grado di garantire maggiore serenità a donne e uomini che da tempo si sono messi a servizio della giustizia. È noto a tutti che già dal 2018 il tema della riforma della magistratura onoraria è stato posto all’attenzione del Governo, vi è stato un tavolo di lavoro al ministero della Giustizia che aveva condotto ad esiti concordati con le rappresentanze della categoria e che erano stati consacrati in un disegno di legge governativo assegnato alla commissione Giustizia al Senato. Con la nuova maggioranza, il tema è tornato centrale, il disegno di legge è stato arricchito e migliorato nel corso dell’esame al Senato ma, a causa della pandemia, purtroppo l’iter ha subito, bisogna ammetterlo, una battuta di arresto”.
“Proprio per superare l’impasse del Senato – ha concluso D’Orso – la cui Presidenza aveva limitato i lavori ai provvedimenti strettamente riconducibili all’emergenza sanitaria in corso, il Governo, ritenendo non più procrastinabile intervenire sul tema, lo scorso dicembre si era determinato ed aveva già annunciato l’imminente emanazione di un decreto-legge ad hoc. Auspico dunque che, superata la crisi che ha rallentato l’azione governativa, il Governo sia messo presto nelle condizioni di lavorare per fornire soluzioni ai problemi delle persone, chiedendo che metta tra le sue priorità proprio la magistratura onoraria”.