Il problema rilevato
Durante il periodo della grave emergenza epidemiologica, gli uffici postali hanno consentito l’ingresso di un flusso ridotto di persone come prescritto dalle misure di contenimento del contagio da Covid-19.
Nei mesi scorsi, viste le lunghe attese davanti agli uffici postali, la gestione dell’ingresso ordinato degli utenti in alcune filiali della città di Palermo e della provincia è stata affidata a degli istituti di vigilanza che hanno messo il proprio personale a disposizione delle Poste, al fine di contenere le lamentele dei cittadini e ridurre il rischio per l’incolumità degli stessi e di quella dei lavoratori, quest’ultimi spesso anche oggetto di improperi da parte degli utenti innervositi dalle code.
Da notizie di stampa (https://www.palermotoday.it) ho appreso che Poste Italiane avrebbe deciso di sopprimere tale servizio di vigilanza (non rinnovando il relativo contratto) negli uffici postali della città di Palermo e della sua provincia, nonostante tale servizio pare abbia garantito risultati positivi nella gestione ordinata delle lunghe code a cui sono costretti i cittadini.
In un momento di gravi tensioni sociali, tale decisione dell’azienda rischia di aggravare la situazione di disagio in cui versano gli utenti, nonché lo stato di agitazione e di preoccupazione in cui si trova il personale degli uffici postali, già in sofferenza a causa della riduzione del numero dei dipendenti addetti agli sportelli al pubblico per i tagli al personale e l’aumento graduale, giorno dopo giorno, del numero dei contagi tra gli stessi lavoratori.
Come sono intervenuta
Dopo aver rilevato il problema, ho provveduto in data 30/10/2020 a presentare una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per chiedere di adottare i provvedimenti utili e opportuni per addivenire al più presto ad una soluzione che potesse comportare il ripristino del servizio di vigilanza negli uffici postali della città di Palermo e della sua provincia laddove è stato soppresso al fine di garantire uno svolgimento del servizio postale universale da parte di Poste italiane e dell’attività lavorativa in piena serenità e sicurezza.
Il ministro dello sviluppo economico ha risposto all’interrogazione rappresentandomi che in ordine alla notizia riguardante la soppressione del servizio di vigilanza presso gli uffici postali della città di Palermo e della sua provincia, Poste ha tenuto a precisare che la stessa «risultava priva di fondamento», e comunque il Ministro ha assicurato che monitorerà affinché gli obiettivi del servizio postale universale assicurato da Poste Italiane rientrino nei target di qualità previsti, al fine di adeguarne i livelli alle esigenze di tutti i cittadini, garantendone lo svolgimento in assoluta sicurezza.
Potete leggere l’interrogazione parlamentare comprensiva della risposta cliccando qui:
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/07340&ramo=CAMERA&leg=18