Modifiche allo Statuto dei contribuenti in materia di comunicazioni tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria nonché di istanza di autotutela
Il problema rilevato
Con lo Statuto dei diritti del contribuente si attribuiscono strumenti di tutela e di garanzia ai contribuenti nei confronti dell’amministrazione finanziaria, sia in materia di conoscibilità del sistema normativo tributario, sia nell’ambito delle attività di accertamento e di riscossione esercitate dagli uffici fiscali. La legge si fonda su alcuni princìpi fondamentali, tra i quali vi è quello della collaborazione e della buona fede al quale devono essere improntati i rapporti tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria.
Dopo essermi confrontata con alcuni studiosi della materia e dopo un attento studio ho rilevato come sia necessario potenziare l’utilizzo della posta elettronica certificata nell’ambito delle comunicazioni tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria, rendendo l’accesso a tale modalità agevole per tutti i cittadini, in quanto modalità che consente di risparmiare tempo e denaro. Ho rilevato, altresì, quanto sia necessario potenziare l’istituto dell’autotutela tributaria, quale strumento deflattivo del contenzioso tributario e soprattutto quale tipica e concreta espressione di quei principi di leale collaborazione e buona fede che devono ispirare i rapporti tra contribuenti e fisco.
Come sono intervenuta
Dopo aver rilevato le suddette criticità, ho provveduto in data 4 agosto 2021 a presentare una proposta di legge recante “Introduzione degli articoli 5-bis e 12-bis della legge 27 luglio 2000, n. 212, in materia di comunicazioni tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria nonché di istanza di autotutela del contribuente“.
La proposta di riforma intende introdurre la possibilità per il contribuente che non sia titolare di una propria casella di posta elettronica certificata di delegare un altro soggetto, titolare di casella pec, per l’invio della comunicazione del contribuente all’Amministrazione finanziaria. Tutto ciò anche al fine di agevolare e semplificare il ricorso allo strumento dell’autotutela tributaria (evitando così inutili e dispendiose controversie giudiziarie), per quei soggetti che abbiano tuttora delle difficoltà con l’uso delle apparecchiature informatiche. Ho ravvisato, altresì, opportuno proporre l’introduzione dell’obbligo per l’amministrazione finanziaria di indicare in ogni atto l’indirizzo di posta elettronica certificata dell’organo accertatore o riscossore che lo ha emanato, al quale il contribuente potrà inviare tutte le comunicazioni relative all’atto medesimo. Entrambe le novità rispondono alla esigenza di una maggiore semplificazione oltre che certezza dei rapporti giuridici tra il cittadino e l’amministrazione finanziaria nell’ambito del processo di digitalizzazione che sta investendo tutta la pubblica amministrazione nonché la stessa relazione tra il fisco e il contribuente.
La medesima proposta di legge intende introdurre tutti quei correttivi che possono rafforzare l’istituto dell’autotutela, rendendolo effettivo, al fine di migliorare i rapporti tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente in termini di efficacia e di efficienza, e al fine di limitare il contenzioso tributario.
Potete leggere la proposta di legge cliccando sul pulsante.